Dietro le quinte
Recentemente, mi sono imbattuto nella lettura di questo interessante libro pubblicato dal collega Mario Papa, in cui vengono esplorati non solo metodi innovativi e strategie didattiche, ma anche i primi tentativi con l'uso delle canzoni in aula per favorire l'apprendimento della lingua inglese. L'autore descrive con attenzione come l'integrazione della musica e del canto nelle pratiche didattiche possa rendere l'insegnamento dell'inglese un'esperienza non solo più coinvolgente, ma anche più gratificante per gli studenti. In effetti, è noto che la motivazione rappresenta uno degli elementi fondamentali che stimola l'apprendimento. In questo contesto, l'uso delle canzoni si configura come una potente risorsa didattica, capace di rendere il processo di apprendimento della lingua non solo più stimolante, ma anche più accessibile ed efficace, poiché coinvolge gli studenti a livello emotivo e sensoriale, facilitando così la memorizzazione e la comprensione. Con il canto, infatti, gli studenti possono interiorizzare nuovi vocaboli, strutture grammaticali e pronunce in modo naturale e spontaneo, favorendo un'esperienza di apprendimento che risulta più dinamica e appagante.
E così, le lezioni frontali si arricchirono progressivamente di canzoni facilmente riconoscibili e orecchiabili, come Jingle Bells, If You’re Happy, White Christmas, e molte altre. Questi brani, noti per la loro melodia semplice e accattivante, diventarono strumenti privilegiati per l'insegnamento della lingua inglese, permettendo agli studenti di avvicinarsi alla lingua in modo ludico e naturale. L'efficacia di tale approccio emerse chiaramente, tanto che decisero di raccogliere queste canzoni in un piccolo volume dal titolo A Song-Book of Folk and Pop Music. Il libricino, pensato come una risorsa didattica, non solo raccoglieva le parole e le melodie di canzoni popolari in inglese, ma costituiva anche un'opportunità per esplorare in modo creativo la lingua, attraverso il canto, il ritmo e la comprensione del testo. Questo approccio, che unisce la didattica all'intrattenimento, si rivelò un metodo efficace per rendere l'apprendimento della lingua inglese più coinvolgente e accessibile, stimolando la partecipazione attiva degli studenti.
Pertanto, questo libro offre una sintesi preziosa delle esperienze, degli aneddoti e delle riflessioni maturate nell'arco di un quarantennio di insegnamento della lingua inglese. Si tratta di un racconto che non solo ripercorre il percorso professionale dell'autore, ma offre anche uno sguardo inedito e profondo sulla glottodidattica, esplorando metodi, pratiche e approcci che si sono rivelati efficaci nel corso degli anni. Il volume rappresenta un'importante fonte di ispirazione per tutti coloro che desiderano rendere l'apprendimento dell'inglese un'esperienza stimolante, coinvolgente e gratificante, andando oltre la tradizionale didattica per abbracciare modalità più dinamiche e creative. In questo libro, i lettori potranno trovare non solo suggerimenti pratici e concreti, ma anche un'importante riflessione sul valore di un insegnamento che sappia emozionare e motivare, contribuendo a costruire una relazione più autentica e profonda con la lingua.
I appreciate the use of songs because it make the lesson less boring. Unfortunately i am a bit hopeless with music and this creates some difficulties for me.
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